“Assertività” è una delle parole che io chiamo “prezzemoline”: strausata, strasentita, ma a domanda diretta in pochi sono in grado di darne una definizione.
Ci muoviamo nel campo delle relazioni. L’assertività ha a che fare con il modo in cui ci relazioniamo e comunichiamo con le altre persone.
Facciamo un passo indietro…
Dominanza e subordinazione
Ogni volta che entriamo in relazione con qualcuno, prima ancora di aprire bocca, c’è un mondo di “non detto” che muove le nostre intenzioni: ciò che sappiamo o immaginiamo del nostro interlocutore, come ci sentiamo in quel momento, pregiudizi (succede a tutti!), preconcetti, aspettative, eccetera eccetera.
Inoltre molti altri fattori, ad esempio il livello della nostra autostima ed eventuali ruoli gerarchici, ci daranno la sensazione di essere in una posizione di dominanza/superiorità o subordinazione/inferiorità.
Hai presente Fantozzi quando entra nell’ufficio del supercapogalattico con la poltrona in pelle umana? È molto probabile che Fantozzi in quel frangente si sentisse nettamente inferiore, mentre il capo era sostenuto da un corpulento senso di dominanza e potere.

Passivi e Aggressivi
Attenzione! Parliamo di sensazioni: sentirsi in qualche modo inferiori o superiori all’altro non vuol dire minimamente esserlo davvero.
Tra l’altro per dichiarare una superiorità bisognerebbe mettersi d’accordo su come valutarla: sei più o meno di me in base a cosa? Quale parametro? Come lo misuriamo?
Sensazioni, dunque. Ecco, sentirsi in qualche modo subordinati alla persona che abbiamo di fronte potrebbe portarci a comunicare con l’altro in modo passivo: riluttante, indeciso e con grandi difficoltà a raccontare e sostenere le proprie idee.
Per farla facile, spesso il passivo non dice quello che pensa davvero, soprattutto se è in disaccordo.
Al contrario, un senso di superiorità e dominanza potrebbe condizionare all’opposto il nostro comportamento: mi sento più forte e importante quindi non ti ascolto, ti interrompo mentre parli, non tengo in considerazione le tue opinioni. È una comunicazione aggressiva, poco rispettosa, nei modi, di chi ho davanti a me.
Cos’è l’assertività?
Ed eccoci arrivati all’assertività.
La virtù sta nel mezzo e la vita è un delicato gioco di equilibri (e anche un brivido che vola via, per gli appassionati di musica).
Tra le mille definizioni di assertività questa è quella che preferisco:
l’assertività è la capacità di esprimere il nostro pensiero nel pieno rispetto dell’altro.
Più facile a dirsi che a farsi, verissimo, e il motivo è molto semplice: nessuno nasce assertivo.
Nessuno nasce imparato, nessuno nasce assertivo
Assertivi si diventa, è un comportamento appreso e richiede tempo ed allenamento per essere interiorizzato e diventare automatico.
Perché è importante l’assertività
A questo punto potresti anche pensare “Ma a me che me ne importa? Perché dovrei fare tutta sta fatica per diventare più assertivə?”.
Il mio primo commento è che potresti avere ragione.
Innanzitutto potresti essere già più assertivə di quanto pensi e non ne hai minimamente bisogno.
Inoltre, pur occupandomi di crescita personale, sono la prima a dire che non dobbiamo per forza lavorare su tutto: la perfezione non esiste e l’intento del miglioramento personale dovrebbe sempre essere il nostro benessere. Se mi serve ci lavoro, altrimenti investo tempo ed energie su altro.
È anche vero che:
- Le persone assertive si trovano a fronteggiare meno conflitti. Semplicemente perché li evitano a priori o ne riducono l’impatto;
- I datori di lavoro e gli HR cercano collaboratori in grado di relazionarsi efficacemente con i colleghi. Le competenze tecniche sono importanti, ma sono più facili da costruire o da colmare, se lacunose, rispetto alle competenze relazionali;
- Parlare in modo assertivo ti permetterà di aumentare il tuo potere di persuasione, la capacità di gestire i conflitti, le abilità di negoziazione;
- Gli assertivi vivono più serenamente (almeno dal punto di vista delle relazioni sociali) e, per come la vedo io, questo punto da solo vale la fatica di provarci.
Come diventare assertivi
È un percorso che richiede tempo e un po’ di dedizione, ma che porta i suoi frutti.
Ci sono diverse azioni che puoi compiere per intraprendere la tua strada verso l’assertività.
Ecco i miei consigli:
- Migliora le tue abilità comunicative. In particolare ti consiglio di iniziare a scegliere con cura le parole che utilizzi.
- Puoi anche frequentare un corso di comunicazione. Ne trovi moltissimi, sia in rete che in presenza, scegli attentamente quello che senti più vicino alle tue corde e che soddisfa le tue esigenze.
- Osserva il tuo comportamento con una sana (e benevola) autocritica. L’intento non è quello di autogiudicarti né di condannarti per i tuoi errori. Osserva in modo neutro il modo in cui parli e ti relazioni con le persone intorno a te e chiediti se davvero, quando è nel tuo interesse, esprimi il tuo pensiero e se lo fai realmente in modo rispettoso.
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