Se hai iniziato da poco a lavorare da casa, per scelta o per necessità, è probabile che ti stia scontrando con alcune difficoltà molto comuni e a volte non trascurabili.
Per leggere alcuni vantaggi e svantaggi di smart working e telelavoro ti suggerisco questo blogpost che potrebbe aiutarti a fare chiarezza o a trovare rassicurazione per la scelta che hai fatto.
Ti anticipo subito che a me lavorare da casa piace moltissimo, soprattutto quando ho bisogno di concentrarmi o lavorare con i miei ritmi per cercare ispirazione.
Vero è che i primi anni anch’io ho vissuto i disagi con i quali tutti prima o poi abbiamo a che fare lavorando da casa.
Ecco quello che ho scoperto e come mi sono organizzata.
Troppa (s)comodità fa male
Sono di natura pigra e freddolosa. Calduccio e comodità uguale divano, quindi i primi tempi mi sono ritrovata molto spesso a lavorare accoccolata tra i soffici cuscini del sofà.
Niente di più sbagliato.
Alla lunga ti distrugge la schiena, fidati, e anche la produttività ne risente.
Va benissimo lavorare ogni tanto dalla poltrona che adori o dal posto più comodo del tuo appartamento, è uno dei vantaggi chiave del lavorare da casa nostra, ma ti suggerisco caldamente di limitare questi momenti al minimo indispensabile.
Ad esempio puoi decidere di lavorare con il laptop sulle ginocchia al massimo un’ora al giorno, al mattino o subito dopo pranzo oppure di farlo solo quando svolgi una specifica attività, per la quale hai bisogno di comfort e relax.
Stessa cosa per l’eccesso opposto.
All’inizio la mia postazione era il tavolo della cucina, che può andare benissimo se è della giusta altezza, con la relativa sedia della sala da pranzo.
Se il tavolo può essere adatto, le classiche sedie da arredamento invece non sono studiate per sorreggerci per tante ore.
Ti consiglio caldamente di comprare una sedia da ufficio, ne trovi anche a prezzi ragionevoli se non vuoi fare da subito un investimento importante.
Ad ogni modo se stai pensando a quale possa essere la tua prima spesa per la tua postazione non avere dubbi: una buona sedia o sgabello da ufficio.
Ultimamente sono passata al livello successivo e ho acquistato una sedia Stokke (o Varier), di quelle dove appoggi le ginocchia. Credo che non tornerò più indietro, ad ogni modo a scelta è molto soggettiva.
Organizza la tua postazione
Il secondo investimento che ti suggerisco di mettere in cima alla lista, è un supporto per il pc portatile oppure un monitor.
Lo schermo deve essere all’altezza dei tuoi occhi per affaticarti il meno possibile.
A questo punto sei prontə per organizzare la tua postazione di lavoro.
Ti consiglio di tenere sempre dello spazio libero davanti e accanto a te.
Nella zona raggiungibile dalle tue mani, senza spostare i gomiti dovresti avere solo e soltanto quello che stai usando: tastiera e mouse oppure quaderni e penne o qualunque altro strumento tu stia usando in quel preciso momento.
Raggiungibile allungando le braccia, senza spostarti, è tutto ciò che usi spesso: un portapenne, libri o documenti che consulti abitualmente, un bicchiere d’acqua.
Tutto il resto…via! Da un’altra parte.
Questo ti permetterà di avere la vista libera, semplicità di movimento, di non distrarti e ti darà anche la scusa per alzarti e sgranchirti ogni tanto.
Inoltre, fa in modo che la tua postazione sia sempre nello stesso posto: ti sarà più chiaro distinguere tra vita personale e lavoro e saprai sempre dove recuperare quello che ti serve per iniziare a lavorare.
Organizza il tuo tempo, ma senza stress
Anche l’organizzazione del tempo è fondamentale per essere produttivi e restare concentrati.
Quando sono passata dal lavoro da dipendente e freelance, mi è venuto spontaneo trasferire gli orari che facevo in ufficio alle mie nuove modalità lavorative.
E anche su questo mi sono dovuta ricredere, principalmente per due motivi.
Il primo è che si tratta di una forma di lavoro diversa e come tale va trattata: cercare di riproporre le stesse dinamiche sarebbe una forzatura.
Il secondo motivo vale prevalentemente per i freelance, ma non è detto: uno dei vantaggi principali dello smartworking è proprio quello di organizzare il proprio tempo in funzione degli impegni, degli obiettivi da raggiungere, ma anche delle proprie energie.
Se lavori negli orari in cui sei più produttivə, senza distrazioni, sarai molto più efficiente.
Ti suggerisco di stabilire e scrivere in agenda in quali orari lavorerai, di adattarli con il tempo in base alle tue esigenze e di non temere di prenderti una pausa o fermarti per il tempo che ti serve, senza sensi di colpa.
Ci vorrà del tempo per trovare una quadra, ma sarà una svolta incredibile.
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