Sono una gran pianificatrice, ma non sono altrettanto brava a rispettare i programmi che io stessa ho definito.
In realtà sono migliorata molto da questo punto di vista, ma qualche volta mi accade ancora di arrivare a fine mese o a fine anno con l’acqua alla gola, con la sensazione di non aver concluso per tempo le attività che avevo previsto, nemmeno le più importanti. E temo che ogni tanto mi accadrà per tutta la vita, è così che gira il mondo.
Succede anche a te, di’ la verità 🙂
Il punto è che la naturale conseguenza di questa situazione è ritrovarsi a fare mille ore di straordinari l’ultima settimana di lavoro o peggio, lavorare durante le ferie (no, niet, nein, nope…non si fa! Se lo fai smetti subito, per il tuo bene!).
Se poi sei unə liberə professionista il capo sei tu, non c’è nessuno che ti debba approvare i giorni di ferie, il calendario è nelle tue mani, le scadenze, i risultati e le responsabilità pure…è un attimo passare da “faccio due settimana di vacanza” a “lavoro solo un pochino, anche se è il giorno di Natale”, giusto?
Sbagliato! Sbagliatissimo! E ti dico anche perché.
Le pause sono necessarie
Non è solo una questione legislativa (ma in parte lo è: la legge regolamenta sia le ferie che le pause minime da garantire al lavoratore durante la giornata. Se non conosci i tuoi diritti informati, la legge tutela il tuo benessere psicofisico).
Il corpo e la mente hanno bisogno di riposo per poter funzionare correttamente. Hai letto bene “funzionare correttamente” non “funzionare meglio”. Se fai girare incessantemente la tua lavatrice a mille giri, senza una pausa tra una centrifuga e l’altra, la lavatrice si rompe.
Il tuo corpo fa lo stesso, la tua mente pure.
Il rischio non è solo l’inefficienza ma il burnout: se non prevedi pause, il tuo corpo e la tua mente ti costringeranno in qualche modo a fermarti. E quasi sicuramente sarà poco gradevole.
Le pause ti rendono più produttivə
Eccessi a parte (ti auguro di non arrivarci mai), prenderci delle pause, dei giorni in cui staccare completamente dalle attività quotidiane, ha una serie di conseguenze dirette:
- al rientro saremo più veloci e quindi più efficienti;
- se stiamo studiando, imparando qualcosa di nuovo, sarà più facile ricordare. I processi della memoria, infatti, necessitano di sonno e riposo per sedimentare i ricordi;
- si attiva il pensiero laterale e quindi la creatività. Per fare in modo che accada è importante allontanarsi dal problema che cerchiamo di risolvere o dall’argomento su cui stiamo cercando un punto di vista differente;
- ritroviamo la motivazione, l’energia per ripartire.
Le pause ti rendono più produttivə
Eccessi a parte (ti auguro di non arrivarci mai), prenderci delle pause, dei giorni in cui staccare completamente dalle attività quotidiane, ha una serie di conseguenze dirette:
- al rientro saremo più veloci e quindi più efficienti;
- se stiamo studiando, imparando qualcosa di nuovo, sarà più facile ricordare. I processi della memoria, infatti, necessitano di sonno e riposo per sedimentare i ricordi;
- si attiva il pensiero laterale e quindi la creatività. Per fare in modo che accada è importante allontanarsi dal problema che cerchiamo di risolvere o dall’argomento su cui stiamo cercando un punto di vista differente;
- ritroviamo la motivazione, l’energia per ripartire.
Le pause servono a coltivare le relazioni
Prendere un caffè insieme è la regola zero per intessere relazioni. Non mi dilungo sulla comunicazione informale da “macchinetta del caffé” e sulle informazioni che vengono tipicamente condivise in questi preziosi momenti.
Pensa in grande. Pensa alle ferie e alle persone nuove che conosci, alle cene con amici e con amici di amici dei quali inizi a scoprire curiosità e caratteristiche.
Ti è mai capitato di avviare un progetto con una di queste persone, incontrate casualmente e divenute nel tempo “la persona giusta” da coinvolgere?
Ti è mai stata proposta un’opportunità lavorativa (o non lavorativa) interessante dal tuo network?
Hai mai venduto i tuoi prodotti o servizi alle persone che conosci al di fuori del lavoro oppure grazie a loro?
Tutte opportunità spontanee, immediate, a portata di mano nate grazie al tempo libero.
In più le relazioni resteranno sempre la tua rete di supporto, emotivo e professionale, nei momenti di difficoltà
Le pause servono a coltivare le relazioni
Prendere un caffè insieme è la regola zero per intessere relazioni. Non mi dilungo sulla comunicazione informale da “macchinetta del caffé” e sulle informazioni che vengono tipicamente condivise in questi preziosi momenti.
Pensa in grande. Pensa alle ferie e alle persone nuove che conosci, alle cene con amici e con amici di amici dei quali inizi a scoprire curiosità e caratteristiche.
Ti è mai capitato di avviare un progetto con una di queste persone, incontrate casualmente e divenute nel tempo “la persona giusta” da coinvolgere?
Ti è mai stata proposta un’opportunità lavorativa (o non lavorativa) interessante dal tuo network?
Hai mai venduto i tuoi prodotti o servizi alle persone che conosci al di fuori del lavoro oppure grazie a loro?
Tutte opportunità spontanee, immediate, a portata di mano nate grazie al tempo libero.
In più le relazioni resteranno sempre la tua rete di supporto, emotivo e professionale, nei momenti di difficoltà
Le pause sono benzina per l’innovazione
Se vuoi innovare davvero devi guardarti intorno. Leggere, ascoltare, viaggiare, incuriosirti, conversare, arricchire la tua conoscenza del mondo e di ciò che ti offre. Solo così potrai riorganizzare le idee per crearne di nuove, solo così potrai portare soluzioni davvero innovative nel tuo business, nella tua attività o nel modo in cui svolgi il tuo lavoro.
Le pause servono a questo. Prenditi il tempo per fare ciò che ti piace, non solo ciò che ti serve, lasciati guidare dall’istinto, da ciò che ti chiama, da quello che ami davvero.
Prenditi dei giorni di ferie. Come cura, come parte del tuo processo di crescita, concediti la possibilità di abbandonare le briglie della mente e per una volta lascia guidare lei: ti porterà dove davvero hai bisogno di andare. Fidati (della tua mente, non di me).
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