Al momento stai visualizzando L’improvvisazione teatrale nella formazione dell’adulto

L’improvvisazione teatrale nella formazione dell’adulto

*IMPORTANTE: se sei un “nerd” della formazione (e già per questo ti voglio bene), questo articolo è stato scritto per te. Ha un linguaggio un po’ più tecnico di quello che uso di solito. Porta pazienza, ma quando mi scatta la vena nerd faccio fatica a trattenermi.

Spesso la parola “improvvisazione” viene associata a qualcosa di approssimativo, alla non preparazione, all’andare a braccio senza uno scopo.

Accezione poco entusiasmante per dei professionisti, figuriamoci per dei formatori che se non si preparano e se vanno in aula senza uno scopo…be’ no, se fai così non ce la faccio a chiamarti formatore.

Eppure l’improvvisazione teatrale è uno strumento di apprendimento molto efficace per l’adulto e il motivo è semplice: le storie sono improvvisate, ma il metodo si basa su competenze solide.

In poche parole

L’improvvisazione teatrale è una disciplina artistica dove le storie che vengono rappresentate a teatro, gli spettacoli, sono costruite sul momento dagli attori. Non esistono copioni, non ci sono canovacci e no, non ci si mette d’accordo prima: gli improvvisatori, con un abile lavoro di squadra, costruiscono mattone dopo mattone storie di senso compiuto creando sul momento personaggi, ambientazioni, reazioni emotive.
Si basa su principi di fondo ben precisi, tecniche e soprattutto su una filosofia condivisa.

Il gioco come strumento di apprendimento

Ma torniamo alla formazione. Il teatro si usa da sempre come metafora della vita, e l’improvvisazione non fa eccezione. Solo che la metafora avviene attraverso il metodo con cui si improvvisa, non solo attraverso le storie che ne emergono.

Il gioco è il principale veicolo di apprendimento che usiamo da bambini. È uno strumento naturale, i cuccioli di moltissime specie giocano per imparare “come si fa” a cacciare, a relazionarsi con gli altri esemplari del branco, come si comunica. Giocando impariamo facilmente, in modo naturale.

Gli improvvisatori, parliamo di adulti, si allenano attraverso il gioco a costruire storie insieme. Nel gergo degli improvvisatori non si “recita”, ma si “gioca”: è l’essenza stessa del costruire insieme, con la voglia di fare bene, ma senza prendersi troppo sul serio.

È proprio ciò che dovrebbe accadere in un’aula di formazione: noi formatori siamo chiamati a creare ambienti laboratoriali, luoghi in cui i discenti possano sperimentare ciò che oggi non sanno fare e che vogliono imparare

Se ti dicessi che nel mio laboratorio si può provare qualcosa di nuovo senza essere giudicati, si può sbagliare e poi farci una risata insieme, è concesso apparire goffi, incerti e non essere capaci…non ti sentiresti più liberə di sperimentare?

In entrambi i casi, sul palco e in aula, stiamo ricreando una copia meno spaventosa e più accogliente della realtà.

In questo senso usare i principi dell’improvvisazione teatrale nella formazione ci rende di per sé formatori più efficaci.

In più, parlando di gioco, l’improvvisazione usa una quantità enorme di “giochi” con regole codificate e con obiettivi didattici precisi. Attività molto divertenti con un altissimo potere formativo.

Io ne uso diversi, soprattutto quando tratto temi legati alla comunicazione e sono efficacissimi anche con discenti che non hanno alcuna competenza pregressa.

Gli improvvisatori sono eccellenti comunicatori

In particolare se ti occupi di comunicazione (e, diciamocelo, se tratti le soft skills probabilmente qualche corso di comunicazione ogni tanto lo tieni, che ti piaccia o no) l’improvvisazione teatrale è una miniera d’oro.

Il motivo è molto semplice: ci siamo detti che gli attori costruiscono storie sul momento, giusto? Per riuscirci devono essere abili comunicatori. Devono essere in grado di far capire all’altro le proprie intenzioni e devono allenare l’ascolto per capire cosa sta succedendo attorno a loro.

Per questo motivo si allenano costantemente a comunicare, ad ascoltare. Naturalmente lo fanno attraverso il gioco.

Per il formatore di comunicazione significa avere accesso a moltissime attività, esercitazioni, giochi che allenano queste abilità.

Formazione esperienziale

Strumento perfetto per la formazione, ma stiamo parlando pur sempre di teatro, di un’arte performativa. Per questo motivo ha senso usare l’improvvisazione teatrale se credi nella formazione esperienziale (se non ci credi, ti prego, facci un pensierino), se sei preparatə a gestire aule ad alta interattività.

Bene le esercitazioni, benissimo l’esperienza, ottimo se avviene attraverso il gioco, ma se a seguire non c’è un debriefing sensato non funziona. O meglio, funzionerà solo per allievi così evoluti da fare da soli il passaggio successivo, dall’esperienza all’utilità nella vita reale. E detto chiaramente, questi allievi probabilmente non hanno bisogno di noi.

Esperienziale sì, ma per essere anche formazione serve qualcosa di più.

Vuoi sbirciare dietro le quinte del mio lavoro? Iscriviti alla newsletter, riceverai ogni mese spunti e risorse interessanti dalla rete.

Marianna Cerbone

Formatrice per lavoro e per passione. I miei corsi sono ad alta interattività con giochi, attività pratiche e momenti di confronto tra i partecipanti. La mia seconda passione è il teatro di improvvisazione e quando teatro e formazione si intrecciano, le energie e i risultati si moltiplicano.